Transizione energetica e tecnologie verdi: la situazione delle imprese
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L'Intelligenza Artificiale ha dimostrato di essere non solo una mera tecnologia avanzata, ma un pilastro strategico nella gestione energetica.
Un futuro digitale e sostenibile
L'AI ha contribuito, negli ultimi anni, alla transizione energetica verso un modello più sostenibile e concreto rispetto alle prime forme di utilizzo.
Un passo importante nell'evoluzione moderna, che potrà ottimizzarsi soltanto tramite una cultura digitale diffusa e consapevole e che interesserà il prossimo futuro.
La transizione energetica non è solo una sfida tecnologica, ma anche culturale che deve essere supportato da un interesse collettivo e realizzare un cambiamento duraturo.
Anche le forme più avanzate di digitalizzazione rischiano di rimanere episodi isolati se non supportate da infrastrutture solide e da un cambiamento di mentalità.
In altre parole, è fondamentale che le persone riconoscano il valore dell’AI, della digitalizzazione e ne adottino l’impiego come parte integrante del nuovo paradigma energetico e partecipino attivamente a questo cambiamento.
Come riportato da Agenda Digitale, "la digitalizzazione è la leva per attuare la transizione energetica, ma necessita di una presa di consapevolezza sulla sua importanza e di un coinvolgimento attivo."
Questa consapevolezza è fondamentale per includere tutti: cittadini, imprese, istituzioni e per evitare che la tecnologia rimanga un tema di nicchia.
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Impatto concreto dell'Intelligenza Artificiale sul settore energetico
Dal punto di vista operativo, Evogy illustra come l’Intelligenza Artificiale stia contribuendo a rendere più efficiente sia la produzione sia il consumo di energia, consentendo la riduzione di sprechi e costi.
Con l’impiego dell’Edge AI collaborativa, numerosi processi vengono gestiti direttamente in locale, potenziando l’efficienza della rete, la sicurezza e la capacità di risposta ai picchi di domanda.
Inoltre, soluzioni di manutenzione predittiva basate su machine learning e reti neurali permettono di individuare possibili guasti settimane prima che si verifichino, minimizzando il rischio di interruzioni costose.
Un ulteriore elemento innovativo riguarda la sostenibilità della stessa AI: secondo Evogy, grazie all’uso di chip a basso consumo energetico, sistemi di raffreddamento a liquido e modelli ottimizzati (come quantizzazione e pruning), i costi energetici associati all’AI sono diminuiti in modo significativo.
Questo fa sì che l’Intelligenza Artificiale non sia solo uno strumento di efficienza, ma anche un tassello fondamentale di una strategia orientata alla sostenibilità ambientale, perché rappresenta un alleato fondamentale nella corsa globale verso la decarbonizzazione.
Per raggiungere gli obiettivi climatici, ad esempio mantenere l’aumento delle temperature globali al di sotto dei 2 °C, sarà necessario triplicare la capacità installata di energie rinnovabili entro il 2030.
In questo contesto, l’AI si rivela preziosa nel gestire reti energetiche sempre più articolate, prevedere i consumi, integrare le fonti rinnovabili e incrementare l’efficienza dei processi operativi.
Inoltre, la digitalizzazione permette una governance più trasparente e multilivello: servono una visione di lungo termine, politiche industriali stabili e la partecipazione attiva dei cittadini.
Tuttavia, l’adozione dell’AI non deve essere seguita da un investimento nella qualità dei dati, nei sistemi digitali e nella formazione delle persone, gli algoritmi rischiano di generare valore solo su carta, senza impatti reali o equi.
Inoltre, serve una governance dell’AI: non basta l’efficienza, occorre anche garantire trasparenza, sicurezza, etica. Alcune critiche emergono dal mondo accademico sull’importanza di rendere spiegabili (e regolamentabili) gli algoritmi che gestiscono sistemi energetici critici.
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Verso un ecosistema energetico intelligente e inclusivo
Combinando le opinioni, emerge un quadro chiaro: l’AI consapevole può diventare il motore di una transizione energetica sostenibile e inclusiva.
L’innovazione tecnologica va di pari passo con un cambiamento culturale, dove i cittadini non sono solo spettatori, ma attori attivi.
Questo approccio integrato consente di:
Un’Intelligenza Artificiale realmente consapevole costituisce una leva decisiva per accelerare la transizione energetica.
Tuttavia, perché sia davvero efficace, sono necessari due presupposti: avanzamento tecnologico e diffusione della cultura digitale.
Solo unendo queste dimensioni potremo trasformare la rete energetica in un sistema intelligente, sicuro e sostenibile, dove ogni attore, dalle utility ai singoli cittadini, assume un ruolo dinamico.
Promuovere questa visione significa investire non soltanto nello sviluppo di nuovi algoritmi, ma anche nell’educazione, nella qualità dei dati e nelle infrastrutture digitali.
È questo il percorso per arrivare a un futuro in cui tecnologia e responsabilità ambientale procedono insieme.
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